Appena presentata al salone di Francoforte, la versione Quadrifoglio della Giulia sta facendo sognare un po’ tutti. Ma, come comunicato ufficialmente, dovremo aspettare il salone di Ginevra 2016 (5-15 marzo) per scoprirla nelle sue versioni “normali”.
Aspettando quindi l’anno prossimo, abbiamo pensato di creare un articolo dove andiamo a scoprire motore per motore i segreti della nuova berlina di casa Alfa Romeo, e che sarà aggiornato ogni volta che ci saranno nuove informazioni.
DESIGN. Esteticamente la Giulia normale cambierà significativamente dalla Quadrifoglio. Sono infatti diversi il paraurti anteriore, quello posteriore, i parafanghi anteriori, il cofano e i brancardi.
Il paraurti anteriore presenta prese d’aria dalle forme simili a quelle della Quadrifoglio ma di dimensioni più ridotte. Manca inoltre l’ala mobile in carbonio, che rimane esclusiva della versione sportiva. Posteriormente il paraurti perde l’estrattore vero a favore di uno “finto” in plastica grezza che integra il doppio scarico. Sia il cofano che i parafanghi anteriori sono privi degli sfoghi.
MOTORI. La gamma motori è già quasi completamente svelata. Sappiamo che saranno presenti un 2.0 benzina a 4 cilindri, il 2.9 V6 da 510 CV della Quadrifoglio (ma voci non ancora confermate parlando di un ulteriore sviluppo fino a 540 CV) e, per quanto riguarda i motori a gasolio, un 2.2 declinato in vari step di potenza. Incerta la presenza del 3.0 V6.
Partiamo da quello che sarà il motore che farà più numeri, il 2.2 4 cilindri a gasolio.
2.2 JTDm 135CV. Costituisce la versione d’ingresso, destinata principalmente alle flotte o a chi volesse ridurre al minimo i costi, con una potenza ridotta a circa 135CV. Potrebbe non essere disponibile subito al lancio, ma arrivare dopo qualche mese di commercializzazione.
2.2 JTDm 180CV. E’ la versione intermedia di questo motore a gasolio completamente nuovo (lo ricordiamo, è differente dal 2.2 MultiJet appena montato dalla Jeep Cherokee). Sarà disponibile immediatamente al lancio, e rappresenterà un buon compromesso tra costi di gestione contenuti e una buona dose di potenza e coppia, per poter già apprezzare le doti stradali della Giulia. Sarà abbinabile al cambio automatico a 8 rapporti e alla trazione integrale.
2.2 JTDm TwinTurbo 220CV. Costituirà il top di gamma tra le versioni a gasolio, per lo meno nel primo periodo di commercializzazione. Grazie al doppio turbo la potenza raggiungerà almeno 220CV. Così tanti da mettere in dubbio l’utilità del 3.0 JTDm, di cui parleremo tra poco. Molto probabile l’adozione del cambio automatico a 8 rapporti mentre non ci è ancora stata confermata la disponibilità della trazione integrale, seppur sia molto probabile.
3.0 JTDm V6 250-300CV. Lo diciamo subito: questo motore non era previsto, né è stato confermato. E allora perché ne stiamo parlando? Perché secondo alcune fonti qualche muletto con il 3.0 V6 starebbe girando su strada. La diretta concorrente, la BMW Serie 3, effettivamente propone il motore a 6 cilindri nella sua gamma, con la 330d da 258CV e la 335d da ben 313CV. Questo sarebbe un buon incentivo per l’Alfa Romeo, che non vuole avere complessi di inferiorità rispetto alla rivale bavarese. Secondo noi, ed è una nostra interpretazione personale, se la Giulia avrà successo non passerà tanto tempo prima di vederla in strada con il 3.0 V6. Diversamente non lo vedremo mai.
Parliamo ora dei motori a benzina, che faranno pochi numeri rispetto a quelli a gasolio ma avranno sicuramente un loro mercato di appassionati.
2.0T 180CV. La versione d’ingresso di questo 2.0 Turbobenzina a 4 cilindri completamente nuovo dovrebbe mantenersi sotto i 200CV. Le prestazioni comunque saranno di assoluto rilievo. Secondo le nostre fonti i tecnici Alfa Romeo hanno lavorato molto anche sull’efficienza di questo motore, che avrà consumi ed emissioni da record. D’altra parte la concorrenza è molto agguerrita: ci riferiamo al nuovo motore 2.0 TFSI 190CV di Audi, che dichiara un consumo di soli 5,0l/100km (20km/l) quando montato sulla nuova A4.
2.0T 250CV. Questa variante di potenza non è ancora certa al lancio. Costituirà, escludendo la Quadrifoglio, la scelta intermedia per chi volesse una Giulia con motore a benzina. Come la maggior parte dei motori sarà abbinabile al solito cambio automatico a 8 rapporti e, volendo, alla trazione integrale.
2.0T 320CV. Con questa motorizzazione Alfa Romeo punta a coprire quella fascia di clienti che vuole una vera sportiva, ma senza esagerare né come potenza né come estetica. Le concorrenti d’elezione sono la BMW 340i e la Mercedes C400, ma anche l’Audi S4 e la Mercedes C450 AMG non sono così lontane. In particolare per confrontarsi con queste ultime due, è allo studio una variante potenziata a circa 350CV, ma per il momento è ancora del tutto incerta.
2.9 V6 510CV. E’ l’unico motore che conosciamo già per bene. Cosa aggiungere a quanto si sa già? Sembra che sia allo studio una variante ancora più potente, da ben 540CV! Che dire, non ci resta che aspettare!
INTERNI. Per quanto riguarda gli interni della Giulia non dovrebbero esserci sostanziali differenze rispetto a quelli visti sulla Quadrifoglio a Francoforte. Certamente sugli allestimenti di partenza mancheranno sedili ed interni in pelle e il navigatore, sostituiti da semplici interni in tessuto e, probabilmente, da un tradizionale computer di bordo. Si potranno scegliere gli inserti in alluminio o legno in luogo di quelli in carbonio. Sarà presente su tutte il pulsante di avviamento sul volante, caratterizzato però dal colore nero anziché rosso. Altro, per ora, non ci è dato sapere.
Aggiorneremo questo post ogni volta che avremo nuove indiscrezioni o materiale fotografico. Nel frattempo se avete qualche segnalazione potete scriverci su Facebook o al nostro indirizzo mail: icsphotography@hotmail.com